sabato 19 gennaio 2013

Fiaba di Paola Malvezzi


C'era una volta una Gigetta molto carina, simpatica e spiritosa, che viveva in un bel villaggio in mezzo ad una natura ricca e lussureggiante, con tanti ruscelli che attraversavano campi di fiori colorati e casette collegate da stradine e sentieri, dove le persone si conoscevano tutte e convivevano serenamente.
Gigetta era solita fare lunghe passeggiate col suo zainetto sulle spalle contenente fogli e matite colorate; aveva la passione per il disegno ed ogni tanto si fermava, quando la sua attenzione veniva attirata da qualche soggetto interessante, si sedeva a gambe incrociate, tirava fuori i suoi tesori dallo zainetto e incominciava a riprodurre ciò che l'aveva colpita. Possedeva matite dei più svariati colori ed era abilissima nel creare tutte le sfumarure che la natura proponeva ai suoi occhi.
Passavano i giorni, i mesi e gli anni e Gigetta iniziò a sentirsi un pochino malinconica. Quando si fermava a disegnare non riusciva più a cogliere i colori vivaci ed accesi, ormai le matite più usate erano quelle dai toni delicati e spenti.
Una mattina si svegliò senza più la voglia di uscire, e la cosa si ripetè per molti giorni a venire. Rimaneva chiusa in casa e le gambe iniziarono anche a formicolare per lo scarso movimento. Ma ciò che le procurava più fastidio non erano le gambe ma un vuoto dentro di sè, una mancanza che la intristiva ogni giorno di più.
Una sera, mentre stava alla finestra vide passare un Gigetto, con un sorriso allegro e gentile, che la salutò con un gesto della mano. Gigetta dopo tanto tempo sentì di nuovo la voglia di uscire, e così fece.
Si incamminò lungo il sentiero davanti a casa e dopo la prima curva trovò Gigetto seduto sulla panchina davanti al suo ruscello preferito che le sorrise nuovamente e la salutò cordialmente. Gigetta non potè fare a meno di sedersi accanto a lui e da quel preciso istante i loro occhi si catturarono e iniziarono a parlare come se si fossero conosciuti da sempre.
Gigetta in quegli occhi scoprì di nuovo tutti i colori più accesi e vivaci, ma non si accorse del magnifico tramonto rosso fuoco che li avvolgeva, nè della luna e delle stelle di quella notte, nè delle nuvole rosa dell'alba, perchè solo quegli occhi erano il suo centro del mondo.
 Quando il sole era ormai alto nel cielo Gigetto si alzò e prese per mano Gigetta, e insieme si incamminarono attraversando i prati in mezzo alle farfalle colorate ed al profumo dei bellisssimi fiori.
Da quel giorno Gigetta conobbe nuove emozioni ed il suo zainetto si arricchì di tante nuove matite colorate...........

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