Paola Malvezzi ha creato una fiaba
FiabaC'era una volta una Gigetta molto carina, simpatica e spiritosa, che viveva in un bel villaggio in mezzo ad una natura ricca e lussureggiante, con tanti ruscelli che attraversavano campi di fiori colorati e casette collegate da stradine e sentieri, dove le persone si conoscevano tutte e convivevano serenamente.Gigetta era solita fare lunghe passeggiate col suo zainetto sulle spalle contenente fogli e matite colorate; aveva la passione per il disegno ed ogni tanto si fermava, quando la sua attenzione veniva attirata da qualche soggetto interessante, si sedeva a gambe incrociate, tirava fuori i suoi tesori dallo zainetto e incominciava a riprodurre ciò che l'aveva colpita. Possedeva matite dei più svariati colori ed era abilissima nel creare tutte le sfumarure che la natura proponeva ai suoi occhi.
Passavano i giorni, i mesi e gli anni e Gigetta iniziò a sentirsi un
pochino malinconica. Quando si fermava a disegnare non riusciva più a
cogliere i colori vivaci ed accesi, ormai le matite più usate erano
quelle dai toni delicati e spenti.
Una mattina si svegliò senza più la voglia di uscire, e la cosa si ripetè per molti giorni a venire. Rimaneva chiusa in casa e le gambe iniziarono anche a formicolare per lo scarso movimento. Ma ciò che le procurava più fastidio non erano le gambe ma un vuoto dentro di sè, una mancanza che la intristiva ogni giorno di più.
Una sera, mentre stava alla finestra vide passare un Gigetto, con un sorriso allegro e gentile, che la salutò con un gesto della mano. Gigetta dopo tanto tempo sentì di nuovo la voglia di uscire, e così fece.
Si incamminò lungo il sentiero davanti a casa e dopo la prima curva trovò Gigetto seduto sulla panchina davanti al suo ruscello preferito che le sorrise nuovamente e la salutò cordialmente. Gigetta non potè fare a meno di sedersi accanto a lui e da quel preciso istante i loro occhi si catturarono e iniziarono a parlare come se si fossero conosciuti da sempre.
Gigetta in quegli occhi scoprì di nuovo tutti i colori più accesi e vivaci, ma non si accorse del magnifico tramonto rosso fuoco che li avvolgeva, nè della luna e delle stelle di quella notte, nè delle nuvole rosa dell'alba, perchè solo quegli occhi erano il suo centro del mondo.
Quando il sole era ormai alto nel cielo Gigetto si alzò e prese per mano Gigetta, e insieme si incamminarono attraversando i prati in mezzo alle farfalle colorate ed al profumo dei bellisssimi fiori.
Da quel giorno Gigetta conobbe nuove emozioni ed il suo zainetto si arricchì di tante nuove matite colorate...........
Una mattina si svegliò senza più la voglia di uscire, e la cosa si ripetè per molti giorni a venire. Rimaneva chiusa in casa e le gambe iniziarono anche a formicolare per lo scarso movimento. Ma ciò che le procurava più fastidio non erano le gambe ma un vuoto dentro di sè, una mancanza che la intristiva ogni giorno di più.
Una sera, mentre stava alla finestra vide passare un Gigetto, con un sorriso allegro e gentile, che la salutò con un gesto della mano. Gigetta dopo tanto tempo sentì di nuovo la voglia di uscire, e così fece.
Si incamminò lungo il sentiero davanti a casa e dopo la prima curva trovò Gigetto seduto sulla panchina davanti al suo ruscello preferito che le sorrise nuovamente e la salutò cordialmente. Gigetta non potè fare a meno di sedersi accanto a lui e da quel preciso istante i loro occhi si catturarono e iniziarono a parlare come se si fossero conosciuti da sempre.
Gigetta in quegli occhi scoprì di nuovo tutti i colori più accesi e vivaci, ma non si accorse del magnifico tramonto rosso fuoco che li avvolgeva, nè della luna e delle stelle di quella notte, nè delle nuvole rosa dell'alba, perchè solo quegli occhi erano il suo centro del mondo.
Quando il sole era ormai alto nel cielo Gigetto si alzò e prese per mano Gigetta, e insieme si incamminarono attraversando i prati in mezzo alle farfalle colorate ed al profumo dei bellisssimi fiori.
Da quel giorno Gigetta conobbe nuove emozioni ed il suo zainetto si arricchì di tante nuove matite colorate...........
Maria Antonietta Piron
Ciaooooo.... questa che vi propongo è la mia prima poesia nata in pochissimi secondi!!!!
Sto impazzendo...
dentro me c'è
un fruscio di ali
di farfalla
cento, mille...
Sento un fragore
sempre più forte
e ostinato...
….......
Ma il mio cuore
è sordo e cieco.
L'amore è un eco
lontano molto lontano...
E il mio cuore
non vuole più
raggiungere.
28/11/201
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Paola Malvezzi
MALINCONIA
Se la malinconia si facesse reale
sarebbe una pianta che non porta mai frutti
con rami nodosi, nudi e intricati
nei quali rimango impigliata
e mi graffiano
e devo spezzarli per liberarmi,
ma aspetto una mano che stringa la mia
e non sfugga.
Una mano forte che riesca a portarmi via
dove i sogni mi aiuteranno a riposare......
Paoletta
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Marina Rossi
Le Grand Charpentier ..
Ed onda anomala mi sento...,
Come sera buia già calata ..
Ma , occhi che mi accompagnate in questo viaggio
Non lasciate scendere
Notte di stelle disperata
Ma , serena , per il
Sol fatto che voi esistete ...
Io abbia la speranza di un
MATTINO ! .
Marina
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Mirta Tale
Quanta felicità !!!!!! Sono felice per tutto ...per molti ..nulla ... ♥ Il cielo azzurro , i fiori , tanti cari amici , la canzone di vita che sento e vedo con altri occhi ...♥
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Angela Corfini
Fui monte un giorno:
parte di roccia
corrosa dal sole,
fiore alpeste
sbocciato in inverno,
goccia di rugiada
tra profumi del bosco.
Acqua scorsa
in torrenti in piena.
Neve cristallina,
verde muschio,
sentiero!
-fui anche mare ..
.
sabbia fine
color deserto
stecco levigato
trascinato a riva
alga marina
roccia di sale
profumo salmestre.
Acqua agitata
di mare in tempesta
schiuma bianca
che infrange lo scoglio,
isola!
Marina Rossi
ED IO CANCELLERÒ IL VERDE
Ed io cancellerò il verde
Dei nostri boschi
E quello del maggese maturo
Attonito
Per corse , quasi di bimbi stupiti ....
Ed ancora cancellerò il verde
Delle nostre pinete profumate
Di resine e d ' amore
.. E poi il
Verde del mio cortile ombroso
Cancellerò , con rabbia , il verde Dell ' albicocco abbattuto
E quello , rigoglioso , del mio giardino ora straziato da un abbandono senza fine .
Ma soprattutto cancellerò il verde dei tuoi occhi
- smeraldi iridescenti in un volto scavato -
.. E cancellerò quello , gelido , dei camici sterili
Ed il verde strano del tuo viso , mentre il tuo corpo mi lasciava
Umiliato nell ' atroce nudità di morte .
Ma sarò cattiva .....e , con un colpo di nero , cancellerò per sempre il limpido , dolce cristallino verde
Del tuo cimitero di montagna .
Ed ora sceglierò gli occhi di mio figlio per rivivere in lui
Tutto il verde cancellato,
Tutto l ' amore perduto
E , se possibile ........
Anche di più !
Angela Corfini
Se andassi a ritroso nella mia vita
e potessi vivere fino a quanto ho campato
tornerei a conoscerti in quel giugno d'estate
e saprei darti cose che non ti ho donato
Non mi mancherebbero i tuoi silenzi
e le cose che non sei riuscito a donare
mi sazierei dei baci non avuti
e delle carezze che non hai saputo dare!
Tre figli , il piccolo sarebbe il maggiore,
Tutto ripercorrerei per la tua mano
facendo tesoro delle tue gesta
con leggerezza, accudendoti piano.
Poi d'incanto non ti ricorderò più
vivrei la vecchiaia a mia insaputa
dimenticando la tua esistenza,
tonando là, da dove son venuta.
@ngela
Mirta Tale
Misura il tempo non ha , un' anima a volte tenuta a catena .. vuota , guardo lontano ... pioggia o lacrime scivolano sulle mie mani .. non sento più il presente il passato ... vedo il tuo vestito creato con ali d' argento ....il mio angelo le ha perse ..per il tuo sorriso .
Mirta Tale
Il profumo del mare guida i miei passi , il vento tra i capelli scompiglia i pensieri .... una rosa rossa ricoperta di spine ....una margherita spogliata dal tempo , un attimo di vento come la vita , una rondine mi sfiora ecco sono io .
Joseph Gorgone
"VISITA AL CIMITERO"
Entro nel cimitero ove tutto tace,
Ogni tomba ha il segno della croce.
M'inoltro nel viale dove le tombe chiuse,
Nascondono il bene ed il male.
Giro lo sguardo attorno e chiedo loro:
Voi che celate i segreti dei morti,
Ditemi che cosa spetta ad ognun dopo la morte.
Ma voi silenziosi e muti ve ne state,
Quanti segreti voi nascondete.
Di vita, di morte, delitti segreti di uomini stolti;
Oh tombe voi tutto celate!
Vi son testimoni gufi e cipressi,
Che purtroppo muti anche loro se ne stanno.
Oh tombe!!! Insegnatemi la strada da seguire,
Perche' in vita io non vorrei sbagliare.
Calano le prime ombre della sera,
E voi indifferenti e mute vene state.
Io esco e mi metto in cammino,
Penso al fatal destino che tocchera'
A me povero meschino!
Mirta Tale
Un manto di stelle , la notte del mondo finì .. frammenti di luce ci unirono , libere comete ci lasciammo cadere... fratelli i pianeti , sorelle le stelle .. attratti dal buio scendemmo ...l' universo pianse per noi.
Joseph Gorgone
"LA VETTA DELLA FINE"
Il cielo e' pieno di stelle di carta,
Non brillano, sono fredde ed apatiche.
Cavalieri senza cavalli galoppano
Per le lunghe strade del cielo.
Giuocano a nascondino per i monti,
I navigatori con le barche senza remi.
Il mare e' pieno di alberi e piante,
Senza ne frutti, ne fiori, solo foglie nere.
Saltellano qua' e la' sulle banchine,
I polli appena tolti dallo spiedo.
Ecco un topo che rincorre un gatto,
L'afferra e gli morde la coda.
Un cane fa' la corte alla luna,
le promette che mai la tradira'.
Il sole blue indora le spighe rosse.
Il fiume corre, corre verso il mare,
Arrivato ha paura e torna indietro.
Il marinaio naviga la calda sabbia,
Il cammello contento infrange le onde.
Il treno fischia in partenza all'aereoporto,
L'aereo frena per entrare in galleria.
La gallina canta al sorgere del sole,
Il gallo fa le uova nel paniere.
Il leone bela correndo per i pascoli,
Ruggisce la pecora nella foresta.
Spara il cacciatore alla farfalla,
La quaglia vola di fiore in fiore.
Batte l'orologio un funerale,
Quattro lupi accompagnono una bara.
Un uomo dalle ruote sgonfie senza freni,
Sale verso la vetta della sua fine.
Marina Rossi
MATERNITÀ
Figlio mio ...
Ricchezza mia ...
Nel tuo sguardo sono racchiuse le stagioni più belle della mia vita .
Nella tua tenerezza
Passato , presente e futuro
Si confondono ..
Ed in essa riconosco la mia essenza .
La realtà di questo mio buio cammino ritorna fulgida di bellezza
E come fiore ancora in boccio ,
Per incanto rifioriscono le speranze ...
Quando il miracolo di un sorriso ti illumina !
Figlio mio....
Ricchezza mia ...
Marina Rossi
Nostalgia .. Nostalgia ..
Un petalo . Un fiore ....
Un giorno .. Un anno
Ora ... Una vita senza te !
NEL GIORNO .. lA VITA ..
Pazza vita ....
Che mi hai donato amore
Pago d ' eterne briciole ...
Pazzi noi ....
In beltà di tanto amore
Persi .. ! ..
MA ...
Meravigliosa vita ,
Prezioso attimo
Della tua mano sulla mia !
Meravigliosa io ,
Irripetibile spruzzo d ' azzurro
Mai posato sulle tue labbra !
Marina
In Milano , Rossi Marina
Angela Corfini
Miki
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I tuoi piedi quasi arrivano ai miei,
accovacciati nel letto
dove sosti da anni
sonni che appaiono più tranquilli.
Odore di piccolo,
reminiscenze di culla
così in posizione fetale
tocco le tue mani
che grandi io sento,
a metà strada tra
giochi e mestieri ,
sprofondo il mio olfatto
nei tuoi ancor teneri capelli
e palpo forte la tua pelle
che solo a breve diverrà
ruvida e spessa,
non più trasparente
dove specchiavo il mio volto di mamma,
ma mamma io sempre sarò e ogni volta
mi emozionerò a sentire il tuo tatto.
@ngel@
Angela Corfini
STANZE VUOTE
Pareti bianche
lisce e disadorne
che un tempo
dipigevano
boschi verdi
e donne sinuose,
chiodi appesi
in quei muri spogli
invitano ad appendere
rettangoli di vita.
Sedie sospese
d'erba palustre,
disegni nell'aria
di nature astratte
volteggiano perse
nel solitario vano
in cui aleggiano
arie di pensiero,
riposi sotto coperte
di lavanda raccolta.
Echi di suoni sordi
musica lontana,
illusione di un fuoco
danzante braci,
ritratti di sorrisi
in scatole di cartone,
librano tende
come ali di angeli
nella stanza vuota
che chiama calore.(@)
Marina Rossi
A MIO PADRE ..
In tuo ricordo ...
Grande è il dolore di essere uomini, ma forse è grande anche il dolore d ' esser Dio.
Forse è una lotta continua quella di Dio e Dell ' uomo .
Ma se l ' infinito si è fatto finito ed il Creatore si è fatto creatura , è naturale il dolore
Sia di' entrambi .
Non ci resta che veder placida
Spegnersi la sera per far ritorno nella casa avita .
Ma dietro lo sgomento della morte intensa é certo la
Gioia Dell ' arrivo ! ..
Marina
Buon riposo , Papá !
Milano .. 19 /3
Mirta Tale
L ' Amicizia ...... un volo di acquiloni colorati , rondini impazienti di prendere il volo dove il cielo ti prende ..... un coro di bambini gioiosi , una canzone dentro il cuore , lo sguardo di uno sconosciuto , ma nell' anima fratello .... i BALOSS grandi amici , lontani eppure così vicini l' amore non ha barriere ...Un volo tra le stelle e sono qui vicini parlano le emozioni e quella bellissima sensazione di aver ritrovato cari amici che la vita aveva diviso ... la felicità ti scoppia nel cuore come un fiume .. troppo a lungo fermato ...l' emozione muta si scatena come il vento trattenuto .
Angela Corfini
Primavera
Avvolta da gocce di rugiada
Una fresca gemma
il cui fiore non conosco
da terra fertile proviene.
Sboccia soave
cullata dal nuovo sole
tende le braccia
alla sua primavera.
Maria Antonietta Piron
Buona sera a tutti!!!!
Oggi
sono serena,
ma solo...
tramite
voi!...
Amici miei...
Prima
solo perfetti
sconosciuti...
Ma poi
un sorriso,
tanti sorrisi...
Tutti all'unisono
.........
Tra noi
solo armonia.
Ma in me
voglia di ricominciare.
♥
19/03/2012
Maria Antonietta Piron